Lunedì sera il raduno, il nuovo tecnico bianconero traccia la strada della prima parte di lavoro: “Sarà un primo mese oggettivamente complicato perché potremo lavorare con un numero davvero ridotto di atleti, ma allo stesso tempo molto importante nel quale avremo l’obiettivo di mettere in forma i quattro ragazzi che ci saranno, dei giocatori sicuramente molto importanti per la nostra squadra"
Ancora pochi giorni e poi tutti al PalaBarton!
Beh, non proprio tutti perché al raduno della Sir Safety Susa Perugia di lunedì sera, insieme allo staff tecnico al gran completo, ci saranno solo quattro giocatori della prima squadra e cioè Colaci, Solè, Rychlicki e Mengozzi.
Ci sarà ovviamente, e non vede l’ora, il nuovo coach dei Block Devils. Andrea Anastasi in realtà a lavorare ha già iniziato da un po’ ed il programma dei pochi bianconeri presenti per quello che concerne il primo mese di lavoro è bello che pronto.
“Preparazione fisica, concentrata al mattino, con pesi e piscina e non tanta palla nella prima settimana, dalla seconda un po’ di beach per iniziare a saltare ed a sviluppare i fondamentali. Tutto con grande tranquillità”.
Questo il menù predisposto da Anastasi che poi approfondisce un po’.
“La prima parte del lavoro, diciamo almeno il primo mese, sarà ovviamente molto incentrata sulla preparazione fisica e sulla tecnica individuale. Sono molto sereno perché di tempo, prima dell’inizio della stagione, ce n’è. Sono anche molto contento perché, in questa prima fase, avrò modo di lavorare e di conoscere lo staff, di conoscere il club, i ragazzi che ci saranno e l’ambiente. Certamente sarà un primo mese oggettivamente complicato perché potremo lavorare con un numero davvero ridotto di atleti, gli altri li recupereremo strada facendo alla fine del Mondiale ben sapendo che avranno bisogno anche di un po’ di riposo. Ma allo stesso tempo sarà un primo mese molto importante nel quale avremo l’obiettivo di mettere in forma i quattro ragazzi che ci saranno dall’inizio, un piccolo gruppo di lavoro all’interno del quale però ci sono dei giocatori sicuramente molto importanti per la nostra squadra. Poi a settembre programmeremo alcuni test amichevoli e degli allenamenti congiunti in zona per dar loro la possibilità di fare sei contro sei”.
Certo, per un nuovo coach non avere il gruppo a disposizione non è certamente un aspetto agevole nell’impostazione del lavoro.
“È chiaro, impostare la preparazione alla stagione con tutti questi atleti assenti non è facile, ma nella pallavolo, specialmente in squadre di alto livello, è così e la prendo con molta filosofia. L’aspetto complicato riguarda soprattutto lo sviluppo del gioco e delle situazioni in campo secondo quelle che sono le mie idee e la mia filosofia di pallavolo sotto l’aspetto tecnico-tattico. Questioni che potremo approfondire solo nelle ultime due settimane di preparazione e quindi a ridosso dell’inizio della stagione. Ci vorrà come sempre un po’ di pazienza, ma il nostro primo obiettivo è la Supercoppa alla fine di ottobre dove vogliamo arrivare nelle migliori condizioni”.
Tutto pronto per partire dunque. In attesa dei nazionali impegnati al Mondiale.
“Per quello che riguarda i ragazzi che disputeranno i Mondiali, per me come tecnico sarebbe bello se tornassero tutti con un bel risultato, ma ovviamente questo non sarà possibile per tutti. La cosa importante è che tornino tutti sani e carichi in vista della prossima stagione”.