13
Ottobre 2024

IL “DAY AFTER” DI MODENA: L’ATTENZIONE E’ STATA UNA DELLE CHIAVI DELLA VITTORIA

E’ il “day after” della vittoria al PalaPanini di Modena, ottenuta con una prestazione mai come ieri sera “di squadra”: una squadra che, messa alla prova da due assenze importanti nel sestetto - come quelle di Plotnytskyi e Ishikawa - ha saputo fare quadrato e puntare a testa alta verso l’obiettivo di portarsi a casa il risultato. E se il risultato è arrivato anche con una prestazione convincente, con un numero limitato di errori diretti e buone cifre in tutti i fondamentali, questo è davvero un ottimo indicatore per coach Angelo Lorenzetti e il suo staff.

«La risposta dei ragazzi è stata buona – ha commentato a caldo il tecnico bianconero - devo fare loro i complimenti perché dopo la partita di Padova c’era la voglia di tornare in palestra e lavorare, invece è stata una settimana complicata in cui abbiamo dovuto limitare un po’ il lavoro, soprattutto le cose da fare perché abbiamo avuto l’assenza di due schiacciatori e quindi venivamo qua con un po’ di incertezza, ma con l’idea di voler essere protagonisti e avere una buona personalità. Sapevamo di scendere in campo in un palazzetto importante contro una squadra che si sta formando, che dentro ha del talento, in primis dell’alzatore e poi in certi schiacciatori che, soprattutto in battuta, possono fare partite importanti. Per nostra fortuna questo non è accaduto e ci ha agevolato».

Secondo coach Lorenzetti la chiave della partita è stata soprattutto quella dell’attenzione, specie in avvio del match:

«I ragazzi sono stati molto attenti nel primo set, perché l’entusiasmo di Modena ci poteva sopraffare e lì abbiamo avuto anche un po’ di fortuna, però il set si è concluso con una grande difesa di Max e sono contento di questo perché e ciò su cui stiamo lavorando. Non saremo i più bravi, però dobbiamo essere migliori dello scorso anno.

Nicola Cianciotta? La prima non è facile, ma la seconda è più difficile della prima. Non si è mai pronti per la “prima volta”, ognuno alla prima volta deve arrivare con la coscienza a posto sul lavoro fatto e lui questo ce l’ha perché è un ragazzo molto laborioso e grazie a questa laboriosità si è inserito subito nel gruppo quindi sono soddisfatto di lui, ma anche di Piccinelli che quando è entrato ha fatto una bella ricezione. Adesso speriamo di recuperare l’organico».

Nel corso del match a Modena, già dal primo set è tornato in campo per alcuni tratti Oleh Plotnytskyi, in via di ripresa dopo il risentimento muscolare alla gamba sinistra rimediato nel corso della semifinale di Supercoppa contro Piacenza.

«Oleh è importante per noi. Gli avevo chiesto di fare “poco rumore” perché quando, soprattutto un giocatore entusiasta come lui, è vicino al rientro (e con l’infortunio di Yuki aveva “assaporato” l’idea che si avvicinava questo momento, anche se lo staff medico era d’accordo per un suo rientro, ma solo per un minutaggio ridotto) in quelle situazioni c’è la possibilità che la troppa voglia provochi della confusione a lui e ai compagni. In questa trasferta è stato poco “rumoroso e penso che questo sia stato un bello step anche per lui».

La Sir Susa Vim Perugia al Festival dello sport di Trento

Sono arrivati sul palco dell’auditorium Santa Chiara chiamati, uno ad uno dal Presidente Gino Sirci: Simone Giannelli, Max Colaci, Roberto Russo e Oleh Plotnytskyi, i 4 Block Devils che hanno rappresentato la squadra Campione d’Italia al Festival dello sport di Trento. In collegamento video da perugia anche il neo-schiacciatore bianconero Yuki Ishikawa. Accompagnati dal loro condottiero, coach Angelo Lorenzetti, hanno catalizzato l’attenzione del numeroso pubblico presente partendo dallo storico poker dello scorso anno, passando per i primi grandi successi già conquistati dall’inizio del nuovo campionato, a partire dalla Supercoppa conquistata a Firenze fino alla vittoria di ieri sera al PalaPanini di Modena. La Sir Susa Vim Perugia è stata così presente, per la prima volta, al Festival, giunto quest’anno alla settima edizione. Una mattinata di emozioni, ma anche divertimento, dove ai racconti dei protagonisti si sono alternati anche divertenti sketch che hanno messo in luce, ancora una volta, l’affiatamento del gruppo, anche fuori dal campo.