Passaggio in città per il centrale bianconero reduce dal secondo posto nei Campionati Europei ed in recupero dall’infortunio alla caviglia subito nei quarti di finale: “Nello sport non si può vincere sempre e va dato merito agli avversari che soprattutto in finale sono stati fortissimi. Che effetto mi ha fatto giocare a Perugia con la maglia della nazionale? È stato qualcosa di unico”
“Come sto? Sto bene, sono in recupero dall’infortunio. Approfitto per ringraziare tutti per i tantissimi messaggi ricevuti”.
Parole e musica di Roberto Russo. Il centrale palermitano della Sir Susa Vim Perugia e reduce dalla medaglia d’argento conquistata con la nazionale italiana agli Europei, è passato a Perugia per proseguire il lavoro di recupero dall’infortunio alla caviglia subito nei quarti di finale della rassegna continentale contro l’Olanda.
Quale migliore occasione per fare un veloce recap delle ultime settimane.
“È chiaro che dispiace non aver vinto l’oro, ma nello sport non si può vincere sempre e va dato merito agli avversari che soprattutto in finale sono stati fortissimi. Prendiamo questa medaglia d’argento non come una sconfitta, ma come un punto di partenza, per arrivare a conquistarla abbiamo fatto un percorso bellissimo. Come squadra siamo molto uniti, dobbiamo continuare a lavorare per il futuro e sono sicuro che riusciremo a prenderci altre soddisfazioni. Che effetto mi ha fatto giocare a Perugia con la maglia della nazionale? È stato qualcosa di unico, il pubblico era veramente come lo conoscevo e come speravo fosse, erano in tantissimi e ci hanno spinto dall’inizio alla fine. Questo a Perugia così come in tutte le altre città dove abbiamo giocato ed approfitto per ringraziare tutti i tifosi che ci hanno sostenuto. La nostra speranza è di continuare a far sognare l’Italia anche in futuro”.